Marina / Cry me a river, nuovo singolo delle Birrette (2022)

Copertina del singolo Marina / Cry Me a River de Le Birrette

Il 14 maggio ho avuto modo, dopo qualche tempo (oltre 2 anni!), di rivedere dal vivo Le Birrette al Vag61 a Bologna. Il concerto aveva anche lo scopo di presentare Marina / Cry me a River. L’uscita di questo nuovo singolo, associato a un’esibizione davvero bella e divertente, è un buon motivo per tornare a scrivere di ska. Non avevo ascoltato Marina / Cry me a River prima del live, quindi il primo ascolto è stato dal vivo. Ma prima di parlarne vorrei spendere due parole sul concerto al Vag61.Locandina della presentazione di Marina / Cry Me a River

Arrivo al Vag che è già cominciato il live di Officina Reggae, una band affiatata dalle capacità tecniche notevoli. Quando Le Birrette entrano sul palco il pubblico reagisce con l’entusiasmo delle grandi occasioni, segno dell’importanza che il gruppo riveste per Bologna e per la scena ska italiana. Le ragazze sono decisamente cariche e si crea immediatamente un’ottima empatia con il pubblico. D’improvviso si respira nell’aria un allegria cui non eravamo più abituati, e si entra in un vortice di ballo e gioia che avremmo voluto non finisse più.

Le Birrette si esibiscono al Vag61 e presentano il singolo Marina / Cry me a river

Le Birrette dal vivo il 14 maggio al Vag61, foto Fb Vag61

Nella scaletta delle Birrette spiccano i brani di Gal Songs Only. Sono già passati 5 anni dall’uscita di quell’album, che ha rappresentato una boccata d’ossigeno per la musica ska italiana. Non mi soffermo su quelle canzoni e su quel disco solo perché ne parlammo ampiamente nella recensione pubblicata all’epoca. All’interno del concerto c’è spazio per qualche cover tra le quali emerge Perfidia di Phyllis Dillon, presente nella scaletta delle Birrette sin dagli inizi. Nella seconda parte del live ci si sofferma sui nuovi pezzi, tra cui si distinguono quelli del nuovo singolo Marina / Cry me a River; la chiusura è come sempre affidata a Respect di Aretha Franklin.

La produzione di Marina / Cry me a River è stata affidata ad Aloe Vera Records. Si tratta di un’etichetta campana che ha già alle spalle delle interessanti pubblicazioni in ambito reggae e rocksteady. Alla guida di questo progetto c’è Alfredo “Youthman” Concilio, che un paio d’anni fa abbiamo intervistato qui a proposito dell’etichetta. La registrazione del singolo è stata effettuata nello studio L’amor mio non muore di Forlì.

Il lato A, Marina, è un pezzo originale che rimanda allo ska degli anni 65/66, nella fase di transizione al rocksteady. La canzone è in italiano, un’atmosfera malinconica e una grande forza evocativa caratterizzano il brano per tutta la sua durata, a partire dall’attacco con la chitarra. Voce e fiati si alternano in modo perfetto cullandoci fino alla fine di Marina, quando viene fuori tutta la forza di una band con tante componenti: anche se i fiati dominano, ogni strumento riesce a dire la sua e a emergere per almeno qualche secondo.

Il lato B è Cry me a river: si tratta di una cover dell’omonimo classico jazz e blues mixata con la versione ska di Take Five e rifatta in chiave roots/reggae, che spazia nel dub sul finale. Su Cry me a river si sono cimentati, dagli anni ’50 a oggi, artisti di ogni genere e provenienza tra i quali, per affinità ai contenuti di questo sito, spicca Jackie Opel.

 

 

 

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