Tracce di ska nel buio della quarantena

Artisti ska che suonano in quarantena, qui gli Uppertones

Dalla fine di febbraio tutti i paesi ed i popoli del mondo sono alle prese con l’emergenza causata dalla pandemia nota come Covid-19, e tutti abbiamo vissuto o stiamo vivendo in quarantena.

Una situazione inedita e piena di incertezze quella della quarantena con la quale tutti noi siamo costretti a fare i conti, chi forzatamente tra le mura di casa e chi forzatamente sul luogo di lavoro.
Un fosco contesto, caratterizzato da ombre più che da luci, in particolare per i lavoratori del comparto dello spettacolo, privi di un orizzonte di ripartenza sul breve termine.
Per fortuna, un tiepido raggio di sole in questo tetro scenario si è irradiato da alcuni dei nostri artisti preferiti che, nonostante il lockdown, hanno continuato a sorridere alla vita e ci hanno regalato delle “home sessions” di tutto rispetto.

Partiamo dai mitici Uppertones, trio formato Mr.T-Bone, Count Ferdi e Phil Cuomo che necessita di poche presentazioni e di cui abbiamo parlato in più occasioni. Da fine marzo il combo ha inaugurato una serie di sessioni casalinghe per raccogliere fondi in favore della sanità pubblica torinese, coinvolgendo una lunga serie di musicisti di primo piano nel panorama musicale a noi tanto caro: il re dello swing britannico Ray Gelato, il signor Symarip Mr. Roy Ellis, Jesse Wagner (degli Aggrolites), Vic Ruggiero e David Hillyard (degli Slackers), Victor Rice, Dr. Ring Ding, il contrabbassista Stelio Lacchini (dei Good Fellas, leggendari gangsters dello swing) e molti altri.
Vi proponiamo qui l’episodio con ospite d’eccezione Roy Ellis, ma invitiamo a visitare la pagina Facebook degli Uppertones perché tutti i video sono davvero notevoli. È possibile donare qui.

Simpatica ed originale la versione casalinga dei Bluebeaters del superclassico italiano Cuccurucucù di Franco Battiato. La resa è un early reggae pieno di gospel e funky, con incredibile performance vocale di Pat Cosmo, che risente in maniera massiccia dello stile tutto cuore ed ispirazione di Toots and The Maytals. Inutile dire quanto ci stiano a cuore i Bluebeaters.

Curioso vedere poi lo schermo diviso in ben venti caselline, una per ogni componente dei North East Ska Jazz Orchestra mentre eseguono la propria So Great, composta dal trombonista Max Ravanello con testo della cantante Michela Grena. Un dolcissimo rocksteady suonato con tutto il soul e la cura del dettaglio a cui ci ha abituato la band friulana, sia live che su disco.

Gli spagnoli Mango Wood, ottima band rocksteady ed early reggae prodotta dalla Liquidator Records, esegue invece una piacevolissima e soulful Love Is The Greatest Science, originariamente dei Kingstonians.

Passiamo poi ai milanesi One Droppers ed al loro rifacimento domestico di Oil In My Lamp.

Continuiamo la rassegna con la Liberation Ska dei Big Ska Swindle.

Segnaliamo poi i francesi The Loire Valley Calypsos con la loro simpatica ed arguta rivisitazione da quarantena di Wash Your Hands, storico folk caraibico di Roaring Lion, più che leggendario calypsonian di Trinidad & Tobago maggiormente attivo tra gli anni ‘30 ed i ’50 del secolo scorso.

Infine, tornando in Italia, ci regalano una bellissima performance i The Lionsteady in compagnia di Francis La Tassa alla voce e Gabriele Gabbo Gavazzi alla tromba e al montaggio audio e video. Il pezzo eseguito è Can’t you see degli Skatalites.

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