In attesa della pubblicazione del prossimo album prevista per marzo, la North East Ska Jazz Orchestra scalda il Natale con un nuovo singolo, Shocking My Life, scritto e arrangiato dal trombonista Max Ravanello.
Su queste pagine virtuali non abbiamo mai fatto mistero di quanto grandi siano la nostra stima, il nostro supporto nei confronti di un progetto musicale e di riscoperta culturale come quello della North East Ska Jazz Orchestra. La big band friulana, composta da diciannove elementi, è stata capace di cogliere e riproporre l’autentico spirito del jazz giamaicano delle origini, onorando, con rispetto e freschezza, l’era che precedette e spianò la strada all’esplosione dello ska e poi del reggae. Nei loro arrangiamenti vengono riscoperti e rivivono luminari e istituzioni della foundation music giamaicana come Sister Ignatius e l’Alpha Boys School, Sonny Bradshaw, l’Orchestra di Eric Dean, Baba Motta, Carlos Malcolm, i giovani Don Drummond, Tommy McCook e le decine di altri musicisti misconosciuti di quell’era resa ancor più mitica dalla scarsità di incisioni discografiche esistenti.
Shocking My Life si riconduce proprio a quella tradizione e a quell’immaginario: tardo swing nero-americano suonato con forte accentuazione del levare e un importante ascendente caraibico. Impossibile non farsi travolgere dal pulsare del basso, dal rotolare del boogie pianistico, dalla potente sezione fiati che si rincorre in improvvisazioni tra la Harlem di Cab Calloway e la Kingston degli Skatalites, dalla voce nasale e black e dall’ironia delle liriche di Freddy Frenzy e dai cori femminili dal sapore di New Orleans e gospel.
Se, quindi, sono queste le premesse, non vediamo l’ora che arrivi la primavera per poter ascoltare e ballare le nuove composizioni contenute nel disco in uscita.