Il 12 Maggio, a distanza di sei anni, i Toots and The Maytals tornano in Italia per un’unica data al Rock Planet Club di Pinarella di Cervia, in provincia di Ravenna. In vista dell’imminente live della leggendaria band giamaicana è il caso di “ripassare” le canzoni che hanno fatto la storia e di riscoprirne delle altre sottovalutate.
1 – Pressure Drop
E’ difficile dire qualcosa di nuovo parlando di uno dei pezzi più importanti nella storia del reggae. Pressure Drop fu prodotta da Leslie Kong, uscì nel 1970 e sancì l’affermazione dei Toots and The Maytals a livello internazionale anche grazie alla sua inclusione come colonna sonora nel film The Harder They Come, con protagonista Jimmy Cliff. Più avanti, nel 2006, la canzone è stata anche inserita nella “soundtrack” di This Is England, film che racconta le vicende di alcuni skinheads inglesi in un periodo di enorme difficoltà sociale, politica ed economica della Gran Bretagna. Pressure Drop è stato oggetto di numerose cover, tra queste spicca l’incantevole versione dei The Clash.
2 – 54-46 That’s My Number
In questo capolavoro Toots Hibbert, leader dei Maytals, descrive l’esperienza dell’arresto per possesso di marijuana. I numeri contenuti nel titolo della canzone fanno riferimento alla cella in cui Toots si trovava. Anche questo pezzo, come il precedente, fa parte della colonna sonora di This Is England.
3 – Funky Kingston
Inclusa nell’omonimo album Funky Kingston del 1972, generalmente considerato il capolavoro di Toots and The Maytals, è una canzone ipnotica e coinvolgente, capace di proporre un perfetto equilibrio tra reggae e funk.
4 – Monkey Man
Pezzo di enorme successo, vanta cover degli Specials ed è addirittura contenuta nello Ska EP di Amy Winehouse. La canzone uscì nel 1969 e nel contenuto fa criticamente riferimento all’allora produttore dei Toots and The Maytals Leslie Kong.
5 – Time Tough
Questa era la traccia d’apertura del disco Funky Kingston. A dispetto della melodia gioiosa, Time Tough non ha un contenuto allegro. In questo pezzo Toots ci racconta dei suoi “tempi duri”: il proprietario di casa che bussa alla porta chiedendo l’affitto arretrato, il sonno che non arriva a causa dei pensieri inquieti, la difficoltà nel trovare un lavoro.
6 – Take Me Home, Country Roads
Si tratta di una cover di un pezzo del musicista folk rock statunitense John Denver, scritto nel 1971. Take Me Home, Country Roads è nostalgia pura. Inizialmente scritta per gli ambienti della Virginia, la versione dei Toots and The Maytals ne rivisita parzialmente il testo per omaggiare la Giamaica.
7 – Sweet and Dandy
The Harder They Come ritorna sempre: film e colonna sonora sono stati infatti fondamentali per la diffusione del reggae nel mondo, e questo sarebbe sufficiente per invogliare tutti a vederlo. Sweet and Dandy era la quarta traccia della “soundtrack”. Nel film vediamo i The Maytals in una formazione diversa da quella attuale.
8 – Bam Bam
Con questa canzone nel 1966 i Toots and The Maytals, “spalleggiati” da Byron Lee and the Dragonaires, parteciparono al Jamaican Festival Song Competition, classificandosi primi. Fu un importante passo verso il successo.
9 – Never Grow Old
Lo ska è stato l’origine di un’incredibile rivoluzione musicale. Siamo nel 1963 e sono gli anni dell’esplosione della musica in levare in Giamaica, questo pezzo ben descrive l’atmosfera di quel periodo, mostrandoci i Toots and The Maytals in una versione inedita rispetto a quella che l’ha resi famosi.
10 – Pomp and Pride
Altro incredibile pezzo tratto da Funky Kingston, immancabile nei live della band giamaicana, famoso anche per il suo contenuto, ritenuto di difficile interpretazione.
11 – Louie Louie
Canzone del 1955 scritta da Richard Berry, che ben si prestava ad essere rifatta dai Toots and The Maytals dato che il testo descrive, con una narrazione in prima persona, la storia di un marinaio giamaicano che torna a casa dalla sua donna.
12 – Do the Reggay
Si dice che il titolo di questa canzone (uscita nel 1968) abbia dato il nome al reggae, genere musicale che i Toots and The Maytals hanno contribuito a diffondere nel mondo.
13 – Dog War / Little Flea
Qui ci spostiamo su alcuni pezzi meno scontati: abbiamo a che fare con un EP che segna una storica collaborazione tra Toots and The Maytals e la Prince Buster’s All Stars, orchestra di Prince Buster. Questo lavoro è del 1965 e contiene due pezzi di puro ska: Dog War e Little Flea. Dog War in particolare ci mostra come la potenza della musica in levare abbia accompagnato ed aiutato i Maytals nel difficile passaggio dalla “giungla” giamaicana a quella di Broadway.
14 – I Can’t Believe
Canzone del 1974 che ironizza sulle frasi sdolcinate contenute nel testo stesso, chiedendosi come possa far innamorare un pezzo del genere.
15 – Never You Change
Pezzo ska “clamoroso”: tra i più sottovalutati dei Toots and The Maytals, sicuramente da riscoprire. Siamo nel 1965, la produzione è affidata a Ronnie Nasrall & Bryon Lee, l’etichetta è ovviamente la Island Records.