The Oldians, Out Of The Blue: recensione

The Oldians, Out Of The Blue: recensione

I The Oldians sono un’eccellente band ska-jazz di Barcellona. Out Of The Blue è un album molto vicino alla perfezione.

A fine 2016 ho stilato e pubblicato una classifica che elencava i dieci migliori dischi del 2016 e che comprendeva potenzialmente tutti gli artisti ispirati dalla musica giamaicana. Non solo ska, ovviamente, ma anche rocksteady, reggae, ska-jazz. La classifica aveva l’obiettivo di dimostrare che c’è una scena ska (e non solo) viva ed interessante e che questa musica non è solo materia per nostalgici. Al vertice di questa classifica c’erano i The Oldians, con il loro album Out Of The Blue. E’ arrivato il momento di scoprire qualcosa in più su questa band e su quest’album, che può essere ascoltato integralmente qui.

I The Oldians sono un gruppo di Barcellona nato nel 2001. Sin dall’inizio la formazione si è ispirata apertamente alle sonorità giamaicane, fondendole con la tradizione del jazz americano. Out Of The Blue è il quinto album della band spagnola, è uscito il 17 Febbraio 2016. E’ stato scritto, composto, arrangiato e prodotto dal chitarrista e leader degli Oldians Javier ‘Sir J’ García. Quest’album ha un valore speciale anche in funzione del fatto che la band a partire da Out Of The Blue ha una nuova voce: quella di Saphie Wells, giovane cantante afroamericana. In Out Of The Blue sono quindi alternate canzoni strumentali e vocali.

Non serve essere esperti di musica per capire il livello di questa band. Quando ho ascoltato questo disco per la prima volta, qualche mese fa, ne sono rimasto sconvolto: innanzitutto mi son chiesto per quale motivo non fossi venuto a conoscenza, fino ad allora, dell’esistenza di questo gruppo. Poi ho cominciato ad ascoltare l’album, apprezzandolo tantissimo. I The Oldians riescono a far sposare benissimo il ritmo in levare, di sottofondo in molte canzoni, alla lentezza delle sonorità jazz.

Con la prima traccia si entra subito nel vivo: Living Upside Down unisce la raffinatezza della band alla voce sensuale di Saphie Wells. Il mix tra il feeling dei musicisti al calore di questa voce è vincente. Il secondo pezzo, Red Hot Pursuit, è il primo strumentale. Con Same Old Song si ha una delle tracce migliori dell’album, ed anche il primo video e singolo estratti da Out Of The Blue. Dopo Same Old Song la voce di Saphie Wells ci lascia per un po’, ma tornerà in molte altre canzoni: Leave Me Before I live, Try And Fly, A Man And A Woman, Behind You, All My World, I Am What I Am, Your Smile.

I pezzi strumentali dei The Oldians, come il bellissimo Out of The Blue, che da il titolo all’album, lasciano spazio al suono compatto della band, ma anche ai singoli talenti. Tutti i componenti dei The Oldians possono dire la loro musicalmente, e lo dimostrano attraverso i loro buonissimi assoli. Quello di Out Of The Blue, quinto album dei The Oldians, è un suono fine, elegante, pulito e fresco nonostante sia fortemente ispirato alla musica del passato. Ad alternarsi sono atmosfere malinconiche, a tratti dolci e romantiche, ma sempre profondamente cool. Tra i vari pezzi strumentali spiccano Song For Rico e Haze-Piration, ma una citazione a parte merita Groovin’ Lazy: è un pezzo ipnotico con un giro di basso che ti entra in testa per non uscirne più. Una traccia che, su di me, ha più o meno lo stesso effetto di LiquidatorIrresistibile, da ascoltare a ripetizione.

Possiamo tranquillamente dire che i The Oldians siano una delle più interessanti realtà nel panorama dello ska-jazz. E, per fortuna, sono già in studio, pronti a registrare il loro sesto album.

 

 

 

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