‘Groovin di Giuliano Palma: recensione

E’ uscito il nuovo album di Giuliano Palma: si chiama ‘Groovin e sancisce il ritorno del cantante torinese alle cover. Delle tredici tracce che compongono l’album, infatti, soltanto due sono inedite.

L’album

Old boy, il primo album di Giuliano Palma da solista dopo la separazione con i Bluebeaters, aveva fatto ben sperare. Con ‘Groovin non solo si ritorna alla formula delle cover, ma lo si fa in modo molto meno efficace rispetto ai tempi dei Bluebeaters, e rispetto a quanto i Bluebeaters hanno fatto per conto loro con lo splendido Everybody Knows del 2015.

‘Groovin è un album piacevole, ottimo per l’estate. Contiene vari bei pezzi. Nel complesso, però, non lascia il segno e rappresenta un passo indietro nella carriera del cantante torinese.

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Le canzoni

La traccia che apre ‘Groovin è Bada Bing, duetto con Cris Cab, ed è anche il primo singolo estratto. Cris Cab è un giovanissimo cantante statunitense (1993), scoperto da Pharrel Williams. Questa canzone ha tutte le caratteristiche del tormentone. Infatti Bada Bing, secondo quanto dichiarato da Giuliano Palma a Tropical Pizza di Radio Deejay, è un pezzo fortemente voluto dalla Universal. Basti pensare che Giuliano Palma e Cris Cab non si sono incontrati per incidere il pezzo, e neppure si conoscono.

La seconda traccia è una cover di Splendida Giornata di Vasco Rossi, duetto con Fabri Fibra. Poi c’è Eternità, uno dei momenti meno felici dell’album, pezzo originariamente dei Camaleonti.

Dalla quarta traccia in poi quest’album comincia a regalarci un po’ di emozioni. Troviamo infatti un bellissimo “regalo” che Giuliano Palma fa a tutti gli appassionati di calcio: una versione reggae di You’ll never walk alone, pezzo degli anni ’40 e celebre inno del Liverpool FC. I cori da stadio sono presenti, come accompagnamento, per quasi tutta la canzone. Questo pezzo ci regalerà certamente grandi soddisfazioni dal vivo.

Un pazzo come me è il secondo inedito dell’album dopo Bada Bing, questa volta abbiamo a che fare con un pezzo Ska che richiama molto le sonorità di Old Boy. I say ‘I Sto Cca di Pino Daniele è cantata con Clementino ed è riuscita benissimo.

Gli occhi verdi dell’amore e Qui e là sono due altre cover rispettivamente dei Profeti e di Patty Pravo. La nona traccia, Don’t go breakin’ my heart, è un bellissimo duetto con Chiara Galiazzo, la migliore tra le collaborazioni presenti nell’album. Poi ci sono ‘Groovin dei Young Rastal e Allelujia siamo tutti jazzisti (inserita nel progetto We Love Disney).

Il finale non è niente male. Troviamo un bellissimo pezzo di Louis Armstrong, I’m in the mood for love, già rivisitato in passato da Lord Tanamo che lo aveva reso I’m in the mood for Ska.

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