Amy Winehouse: “The Ska EP” e i tributi della scena ska alla cantante

Amy Winehouse in tutto il suo splendore

Il rapporto tra Amy Winehouse e lo ska è sempre stato vivo, ce lo dimostrano The Ska EP e gli omaggi alla cantante inglese da parte di alcuni artisti legati alla musica ska.

Amy Winehouse ci ha lasciato nel 2011 all’età di soli 27 anni, e non la dimenticheremo mai. Ovviamente la ricordiamo soprattutto per Frank e Black to Black. Capolavori che hanno portato alla ribalta del grande pubblico un tipo di musica spesso considerato di nicchia. Questo è stato uno dei tanti meriti di Amy Winehouse: sentire del soul o del jazz in radio o in tv, oltre alla solita e stereotipata musica, è stato bellissimo. Su questi due album sono state già spese tantissime parole. Ma tra la musica “black” tanto amata da Amy c’era anche lo ska, ed è proprio di questo che vogliamo parlare.

Inoltre, come vedremo più avanti, ci sono stati dei gruppi ska che le hanno reso dei sentiti omaggi.

The Ska EP, il tributo di Amy Winehouse alla musica ska

Nella produzione musicale di Amy Winehouse spicca un EP in vinile dal titolo The Ska EP (2 Soul Records). Amy Winehouse era infatti una grandissima appassionata di musica in levare, amore che è stato espresso attraverso questo piccolo album, che è uscito nel 2007 ed è una vera e propria perla per tutti gli appassionati. Alcune di queste canzoni erano delle presenze fisse nei live della cantante.

La copertina di The Ska EP, album di Amy Winehouse

La copertina di The Ska EP

The Ska EP è composto da quattro tracce. Sul lato A troviamo l’energica Monkey Man, cover dei Toots and The Maytals. L’altra canzone è Hey Little Rich Girl degli Specials, contenuta in More Specials del 1980, eseguita dalla nostra eroina nel live qui di seguito in una performance stupenda e ad alto tasso alcolico.

Sul lato B troviamo You’re Wondering Now, canzone di Andy e Joey già coverizzata con successo sia dagli Skatalites che dagli Specials, ed una toccante (e rinnovata) versione di Cupid di Sam Cooke.

Non è difficile capire quanto Amy Winehouse fosse legata, musicalmente, agli Specials. Infatti tre delle quattro canzoni di questo EP nascono dall’influenza della band di Terry Hall & co. Amy Winehouse ha avuto l’opportunità di cantare con il suo gruppo 2 Tone ska preferito in una sola occasione, al festival di Glastonbury il 22 Agosto 2009, in un indimenticabile performance in cui sono state eseguite You’re Wondering Now e Ghost Town.

Il tributo dei Madness a Amy Winehouse

A confermare l’amore reciproco tra la scena ska ed Amy Winehouse ci hanno anche pensato i Madness, che nel loro album del 2017 Can’t Touch Us Now le hanno reso tributo in modo estremamente dolce. La sesta traccia dell’undicesimo lavoro in studio dei Nutty Boys, infatti, si chiama Blackbird ed è dedicata proprio ad Amy. Prima dell’inizio della canzone sentiamo Suggs che racconta l’incontro con lei poco tempo prima della sua morte, a Camden Town, cui aveva fatto seguito uno scambio di ironiche battute, “Alright nutty boy she said, passing me on Dean Street“. La canzone è estremamente dolce e malinconica, e rappresenta un tributo che fa onore sia ai Madness che a Amy.

The voice of fallen angels
Lost lovers in the night
A blackbird on the wing
Now only fallen angels sing

Il tributo dei Selecter a Amy Winehouse

Nel 2011 i Selecter escono con Made in Britain, il loro primo album dal 2003. Si tratta di un lavoro che sancisce il ritorno sulle scene del gruppo di Pauline Black, che grazie a questo disco e a quelli successivi smette di essere solo “la band di Too Much Pressure” e si consacra come una realtà dinamica e solida della musica inglese. A Made in Britain faranno seguito altri preziosi album tra cui spicca, in particolare, Daylight.

Quando esce Made in Britain Amy Winehouse è scomparsa da pochi mesi, e non è un caso se in quest’album possiamo trovare una cover di Black to Black, sentito omaggio dei Selecter alla 27enne da poco scomparsa.

 

2 Commenti

  1. Daniele

    Una voce inimitabile! Sam Cooke non è un’artista facile da imitare, soprattutto se parliamo di Cupid, uno dei suoi pezzi più famosi. Amy ci è riuscita alla perfezione, personalizzando e rinnovando in maniera straordinaria l’interpretazione della canzone. Una grande artista di cui sentiamo la mancanza.

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    1. Gabriele Cavalera (Autore Post)

      Vero!

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