Too Much Pressure dei Selecter, band guidata da Pauline Black, è l’album perfetto per gli appassionati di Ska, e in particolare per coloro che amano il filone 2 Tone inglese.
L’album
Pubblicato nel 1980, Too Much Pressure contiene tredici tracce. La versione speciale per il trentacinquesimo anniversario include la hit On my radio, la traccia strumentale The Selecter (lato B del primo singolo degli Specials, 1979), ed una seconda versione di Too Much Pressure. All’interno di quest’album non c’è una singola traccia che non meriti apprezzamento. Sono ben cinque le cover presenti: Everyday, cover di Time Hard dei Pioneers; My Collie (Not a dog), che richiama esplicitamente My Boy Lollipop di Millie Small; Carry go bring home di Justin Hinds; Murder di Leo & Owen ed infine una rinnovata versione della colonna sonora di James Bond. Quella delle cover è una pratica molto diffusa nel 2 Tone Ska: i gruppi di quel periodo riprendevano i classici giamaicani, a cui si ispiravano, e li rinnovavano fondendoli con le influenze musicali del periodo, in particolare con il punk, infondendogli una carica nuova. L’energia, l’originalità e allo stesso tempo la fruibilità di quest’album, lo rendono un capolavoro senza precedenti nel genere. I pezzi sono molto ballabili, allegri e aggressivi allo stesso tempo. Quella di riuscire a conciliare perfettamente divertimento e serietà è una caratteristica peculiare del 2 Tone Ska.
Le tematiche
Il 2 tone Ska è stato un genere musicale fortemente politicizzato, in un periodo in cui in Inghilterra era notevole la presenza del National Front, e tante le difficoltà economiche (dovute al diffondersi dell’economia neoliberista). La musica in quel periodo rappresentò anche un mezzo per prendere posizione rispetto ad alcuni problemi dilaganti in Inghilterra. La vera forza dei gruppi 2 Tone come i Selecter, fu quella di fare proprie le tematiche politiche del punk, associandole alla musica Ska. Ciò fu possibile anche all’etichetta fondata da Jerry Dammers – la Two Tone Records – che rese possibile la diffusione del genere. La composizione dei gruppi non era comune per il tempo: la multirazzialità, la presenza di bianchi e neri nella stessa band, è infatti una delle caratteristiche fondamentali dei gruppi 2 Tone così come dei Selecter. Lo stile è un aspetto fondamentale di questa musica: i richiami ai Rude Boys giamaicani sono evidenti, così come l’influenza delle sottoculture Mod e Skinhead.
I live
Ho avuto la possibilità di vedere i Selecter dal vivo la prima volta a Lecce, il 19 Maggio 2011. E’ stato uno dei concerti più belli della mia vita. Alcuni gruppi col passare degli anni perdono carisma ed energia, non è certamente il caso dei Selecter. Danno l’impressione di divertirsi davvero, ed hanno una forza incredibile. Pauline Black è un’icona di stile, ed il suo modo di ballare è una fonte di ispirazione. Nell’anno in cui li vidi si celebrava il trentesimo anniversario dell’album descritto in quest’articolo, quindi il concerto fu quasi completamente incentrato su Too Much Pressure. In apertura, però, fu suonata The Selecter, e poi via con Three Minute Hero. Concerto memorabile, gruppo assolutamente imperdibile dal vivo. Ho poi visto una seconda volta la band a Bologna, concerto da noi raccontato qui.
La situazione attuale
I Selecter continuano a fare tour senza sosta, e a produrre nuovi album. Hanno all’attivo svariati dischi, in studio, in acustico (da segnalare a questo proposito lo splendido Unplugged fo Rude Boy Generation) e live. Nessuno di questi raggiunge la qualità di Too Much Pressure, ma ci sono comunque tante cose buone e la band continua a dimostrarsi decisamente in salute. L’ultimo loro album si chiama Daylight ed è uscito nel 2017, un disco ottimo (il migliore da molti anni a questa parte) che abbiamo anche inserito nella nostra lista dei migliori album del 2017.